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Il vincitore del titolo di campione del mondo del VGC Pokémon ai Pokémon World Championships 2017 è il giapponese Ryota Otsubo, che ha usato un team composto da Krookodile, Whimsicott, Tapu Fini, Marowak Alola, Celeestela e Tapu Koko. La presenza italiana quest’anno si è fatta sicuramente sentire, ma purtroppo il tricolore si ferma in top 16.
Australia e Sud America sono state le maggiori sorprese dell’anno, che quasi dal nulla si sono rivelate essere una presenza importante nella competizione.
Le squadre sono state varie ed è stato interessante vedere i giocatori sfruttare diversi tipi di combinazioni. La monotonia del VGC 2015 sembra soltanto un brutto ricordo, ed anche i giocatori di tutto il mondo hanno apprezzato questo cambiamento radicale.
La finale tra questi due giocatori è stata descritta come la prova che Pokémon sia maturato e diventato un gioco (ed un Esport) spettacolare. Se seguite il competitivo Pokémon vi invito fortemente a cercare avidamente i replay, una finale mondiale così bella non si era mai vista: team originali e variegati, giocate e previsioni mozzafiato.
Questo è il Pokémon che ci piace vedere!
Campioni delle altre categorie
Il Campione del Mondo VG Pokémon 2017 categoria Junior è Nicholas Kan, che ha sconfitto 2-0 in finale Tomas Serrano.
Il Campione del Mondo VG Pokémon 2017 categoria Senior è Hong Juyong, che ha sconfitto 2-1 in finale Yuki Wata.
Italiani nella competizione
Notevole il fatto che una strategia usata dall’azzurro Arash Ommati (che purtroppo non si è classificato per il Day 2) sia stata portata in finale dal campione:
Z Normalium Whimsicott con Naturforza, capace di diventare una mossa offensiva di priorità (grazie all’abilità Burla) dal tipo variabile in base al Terrain. La pressione esercitata dalla combinazione di danni e priority di questa tecnica ha permesso al giapponese Ryota Otsubo di spazzare via l’opposizione.
Tra gli italiani partecipanti presenti anche i famosi Nico Davide Cognetta, Simone Sanvito e Michele Gavelli. A classificarsi più alto di tutti, in Top 16, è stato Alessio Yuri Boschetto, a cui facciamo i complimenti.
