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Esports in Italia: Il CONI e il primo passo verso il riconoscimento

Una data definita storica quella del 27 Maggio 2020 dove il CONI, per mano del suo presidente, Giovanni Malagò, ha dato mandato per il percorso del riconoscimento esportivo in Italia.
Un segnale molto importante vista la crescita delle competizioni videoludiche nel nostro paese attraverso le affermazioni dei player nazionali.
Il mandato fornito al presidente di Federesports, Michele Barbone, è un primo passo verso il tanto sperato obiettivo da tutti prefissato.
Un percorso in cui tale tappa rappresenta solo una sosta intermedia per la vetta tanto desiderata, un zona di ristoro dopo una lunga fatica.
Un cammino iniziato attraverso lo scetticismo di molti dove rientra anche Malago con le famose frasi dette durante l’intervista a Fabio Fazio del Novembre 2017.

Parole che hanno seguito un vespaio di polemiche, in controtendenza con le azioni perseguire da suoi colleghi di varie federazioni sportive nazionali.
Cosa è cambiato da quelle affermazioni ai giorni nostri?Poco e nulla ma quel poco porta con sé un recupero verso altre realtà europee.

Il parlamento, la Serie A e l’Europeo

Cercando di realizzare una sorta di cronistoria delle tappe che hanno portato a questa prima apertura del CONI, il primo segnale di ritorno a tali argomentazioni è quello del Giugno 2019.
Nei primi bagliori estivi, al Parlamento veniva messo in calendario dei lavori l’emendamento n°5.22(ex 4.16).
Esso prevedeva una prima forma di legislazione in materia previdenziale ed assicurativa per gli Esports Player.
Un sogno durato poche ore visto il ritiro nella mattina seguente a causa di problematiche informatiche e al non interesse del Governo.
Una sconfitta che poteva rallentare tale percorso ma, col passar dei mesi, ha ripreso il proprio ritmo e vigore grazie al calcio.

L’approdo della eSerie A e l’arrivo della BeSports ha fornito benzina nel motore del riconoscimento esportivo in Italia.
Lo sport più seguito a livello nazionale ha aperto le sue porte al mondo delle competizioni videoludiche con i vari club che ingaggiano  giocatori per le proprie formazioni.
Attività che rubato l’attenzione della FIGC che, a partire da questa stagione, ha iniziato il suo percorso con le proprie nazionali.

figc

Due nazionali, una di FIFA e l’altra di eFootball PES, per poter competere con le altre realtà europee ed internazionali.
Un banco di prova che i colori azzurri hanno subito messo le cose in chiaro attraverso al vittoria della eEuro 2020.
La costola videoludica dedicata agli Europei si tinge d’azzurro grazie alla vittoria firmata dal quartetto guidato da Nicaldan.
Una vittoria che ha fornito una solida base per la tesi del riconoscimento, il che può essere stato la spinta principe che ha portato alle azioni del CONI di questi giorni.

Altre info su Giuseppe Bortone

Nato in terra di lavoro (fiero di essere terraiuolo! ) cresciuto a pane, arcade e i programmi della Gialappa's (e ancora oggi li seguo) Nel corso degli anni una nuova passione è entrata nel suo percorso , la musica russa ( e non chiedete il perchè)

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