Martedì 10 Dicembre si è chiusa la trentesima edizione degli SEA Games che si svolti nelle Filippine.
L’edizione 2019 sarà ricordata per essere stata la prima competizione ad inserire gli Esports all’interno del programma ufficiale.
Sei le gare che si sono disputate dove si è registrata l’affermazione dei padroni di casa con ben 3 successi all’interno di Starcraft 2, Dota 2 e Mobile Legends.
Dietro alle Filippine si piazzano la Thailandia con le vittorie in Tekken 7 e Arena of Valor, terza la Malesia con la medaglia d’oro in quel di Hearthstone.
Al di là dei vari risultati, la rassegna filippina è stato un test all’interno del percorso degli Esports verso l’introduzione alle Olimpiadi.
Un test che ha fornito risposte positive seppur vi siano ancora delle riserve da sciogliere.
Successo di pubblico.
La San Juan Arena (5.400 posti), sede delle competizioni, ha registrato il tutto esaurito in tutte le sei giornate in programma.
Ottimo anche il riscontro su Razer, sponsor della rassegna e broadcaster sul proprio canale Youtube.
Novanta ore di trasmissione con un media di 614 mila spettatori con picco massimo di meno un milione alla giornata d’apertura.
Numeri che fanno dei SEA Games uno dei dieci eventi più visti della categoria Gaming su Youtube.
I got 1st place SEA Game
I can’t believe it I did it finally
But it remind me about character
And for the whole year I played Jin not winAkuma Geese made me Champion
Btw Thank you everyone for support
See you next tour@Talon__esports pic.twitter.com/uuEZTwJIcG
— TALON | Book (@booknopparut) December 10, 2019
Numeri importanti che collidono con la realtà dei fatti in cui il problema del mancanza di supporto da parte delle autorità nazionali è una delle riserve che rendono gli Esports ancora lontani dalle Olimpiadi.
Supporto per crescere
Tale problematiche è stata possa in essere da Book, vincitore del torneo di Tekken al Bangkok Post.
Il giocatore thailandese ha dichiarato al giornale locale di come sia difficile poter competere a grandi livelli senza supporto sia economico che amministrativo:
“Abbiamo bisogno di sponsor che supportino seriamente i giocatori emergenti senza aspettare che si aggiudichino una medaglia a livello internazionale.
Sono importanti per permettere ai giocatori di crescere in ogni fase del loro cammino professionale..
Essi spesso non raggiungono il loro potenziale perché non c’è un supporto adeguato da parte delle autorità o soggetti dovrebbero supportarli.“
Un grido d’aiuto all’interno di un contesto territoriale, il Sud Est Asiatico, in cui il riconoscimento da parte delle Filippine va in contrasto con l’ostracismo del governo vietnamita.
Sedentari di natura imprenditoriale
La presenza di Razer come sponsor nonché broadcaster degli SEA Games ha fatto storcere il naso in quel di Ginevra dove ha sede il CIO.
Sponsor che aiutano il mondo delle competizioni videoludiche con i loro continui investimenti, uno spreco di risorse per un mondo,definito da qualcuno, “sedentario senza la presenza di attività fisica”.