Il 2024 si è concluso da poche ore e, con esso, si è portato con sé il suo carico di eventi e cronache che hanno caratterizzato questa stagione esportiva.
Un grosso capitolo che, ai primi vagiti dell’anno scorso, avevamo iniziato con le canoniche domande sul possibile andazzo in vari scenari.
Domande che hanno trovato una loro risposta, totale o parziale che sia, e che rappresentano anche una sorte di base per il 2025.
1.Chi è il re dei picchiaduro?
All’inizio dell’anno, il primo quesito che ci siamo posti era relativo alla lotta per la corona dei picchiaduro, vista la presenza dei tre pesi massimi della categoria.
Una sfida che si potrebbe riassumere in tre concetti che portano ad una unica risposta ossia quella che il trono rimane ancora vacante.
A)Un pareggio: Quello tra Street Fighter 6 e Tekken 8, entrambi vincitori di un The Game Awards, entrambi apprezzati anche da chi non ha mai giocato a un titolo del genere.
Sia il titolo di casa Capcom che il portacolori di Bandai Namco hanno confermato la loro posizione d’alto rango all’interno dell’universo videoludico competitivo.
Una sfida tra i due che si ripeterà anche nel 2025, il cui primo round sarà quell’EVO Japan che si disputerà in Primavera.
B) Una sconfitta: Il terzo grande nome di questo genere quel Mortal Kombat 1 che, sin dal suo rilascio ha avuto problematiche di vario genere.
Il titolo NetherRealm Studios ha pagato anche i continui errori da parte di Warner per quando concerne la scena competitiva.
Un quadro che ha affossato l’interesse da parte della community che, principalmente, ha virato verso i capitoli precedenti della saga
C) Una sorpresa: Tra i vari nomi che sono presenti in questo scenario, GranBlue Fantasy Versus: Rising è quello che ha sorpreso maggiormente la platea.
Se la prima incarnazione è stata particolarmente apprezzata, la versione aggiornata del titolo Cygames si è messo in evidenza, guadagnando pozioni su altri competitors.
Ciò merito anche dell’ingresso nell’ArcRevo World Tour che ha permesso al titolo di aumentare la propria platea di appassionati.
2.Arabia Saudita come nuovo Eldorado?
Uno dei quesiti posti all’inizio del 2024 riguardava l’Arabia Saudita e sul suo nuovo ruolo come motore trainante dell’Esports Mondiale.
Alla luce dell’Esports World Cup, tale domanda trova una risposta affermativa che sfocia all’interno della questione successiva, quella riguardante alle Olimpiadi.
In quel di Riyadh, infatti, fervono i preparativi per la prima edizione delle Olympic Esports Games, le prime “Olimpiadi Esportive” sotto l’egida del CIO.
Ad esse, aggiunto alla nuova edizione delle EWC e ai grossi mezzi messi a disposizione dal governo, permettono al stato asiatico di ottenere tale investitura.
3. Che fine ha fatto il marchio FIFA?
Dopo l’uscita di scena di EA, in molti si sono chiesti sul futuro del marchio FIFA, sia in ambito del puro videoludico che in quel competitivo.
Se in un caso abbiamo avuto orizzonte chiaro, dall’altro, invece, molte sono le nubi presenti nel cielo dell’organizzazione calcistica.
Le competizioni targate FIFA sono tornate in scena per merito di Konami e Psyonix dove, nella sopracitata Arabia Saudita, sono stati assegnati i titoli, per nazioni, di eFootball e Rocket League.
A livello di titolo videoludico, l’annuncio dell’accordo con 2K ha permesso di fantasticare sull’arrivo di un FIFA2K 2025 ma, da Agosto 2024, tutto tace su questo fronte.
4. E L’Italia?
L’ultimo quesito che ci siamo posti per il 2024 riguardava l’Italia e sul possibile riconoscimento da parte delle istituzioni governative.
Scenario italiano che non ha vissuto grandi stravolgimenti ma soltanto movimenti tali da dire che il movimento è ancora vivo.
Una situazione che, però, non sembra virare verso il sereno, ciò anche in merito alle scelte da parte di vari soggetti riguardo la scena nazionale.
Esempio cardine è quello di Riot Games che ha cancellato il Valorant Rinascimento, unico faro competitivo nazionale, per inglobarlo nell’area iberica.