Con il 2018 alle porte, Blizzard si prepara alla sua più grande rivoluzione in fatto di esport. Insieme alla stagione inaugurale della Overwatch League (che partirà il 7 dicembre con una settimana di pre season), anche i Contenders subiranno delle grandi variazioni, così come tutto il panorama competitivo internazionale.
Sette regioni, sette tornei
Il Contenders ingloberà, dalla prossima stagione, 3 delle maggiori competizioni regionali asiatiche: la APEX sud coreana, la Premier Series cinese e la Pacific Championship. Inoltre, verranno create due nuovissime leghe in Australia (Contenders Australia) e in Sud America (Contenders South America).
Queste andranno ad aggiungersi ai già esistenti campionati di Europa e Nord America, le cui finali hanno inaugurato la neonata Blizzard Arena a inizio Ottobre.
Ognuna delle 7 regioni avrà un totale di 3 stagioni, nelle quali i giocatori avranno la possibilità di spiccare e farsi notare dai grandi team della Overwatch League oltre, naturalmente, a giocarsi dei consistenti premi in denaro.
Questa decisione, in realtà, era nell’aria da tempo. Nonostante gli indiscutibili vantaggi di un sistema molto più “chiaro” sia per gli aspiranti professionisti che per gli spettatori, inglobare leghe perfettamente in salute come l’APEX potrebbe comunque avere delle ripercussioni sull’audience e sulla stessa qualità degli spettacoli. Benché Blizzard abbia fatto enormi progressi in fatto di streaming e gestione dei tornei (in particolare con la World Cup), infatti, lo standard dettato da OGN peserà non poco sulle aspettative dei fan (specialmente quelli orientali).
Il guanto di sfida
A fare da spalla ai vari Contenders, tornerà anche la Open Division. I giocatori più valorosi nelle ranked di Overwatch saranno eleggibili per competere in un grande campionato online. Le migliori squadre saranno premiate con un’opportunità imperdibile: sfidare le ultime classificate dei vari Contenders e provare a guadagnarsi un posto nella “serie B” dello sparatutto Blizzard.
Per l’Italia, il 2018 sarà un anno decisivo: ben 3 team della Penisola (Epok, MorningStars e Mkers) sono riusciti a varcare la soglia dei playoff nella scorsa stagione della Open Division. Questa volta la posta in palio sarà davvero alta e non c’è da dubitare che i nostri più valorosi giocatori provino nuovamente a farsi strada tra i migliori al mondo.