Non c’è pace per i team di League of Legends, dopo la conclusione del caso Griffin, altre sanzioni sono state emesse da Riot Games per violazione del regolamento.
In un comunicato ufficiale, Riot ha multato i Cloud 9 per 175.000$ in violazione degli accordi sui pagamenti dei giocatori.
Una multa salata ma accettabile visto il giro d’affari milionario che genera il campionato nordamericano.
Una cifra che però potrebbe anche oltre i 605.000$ ipotizzati da Riot Games, qualora la riformulazione degli accordi tra team e giocatori conduca a cifre superiori.
Un importo finale che rappresenterebbe la più grande multa emessa dalla casa produttrice nei confronti di un team.
Il caso
A partire da Giugno 2017, i Cloud 9 hanno stipulato accordi con vari giocatori per il pagamento degli stipendi.
Tra le modalità di pagamento era inserita anche la possibilità di poter acquisire quote azionarie del team.
Una pratica considerata illegale visti i casi del 2017 che hanno coinvolto Andy Dinh (TSM) e George Georgallidis (CLG).
Casi che hanno portato ad inserire nel regolamento ufficiale Riot una regola (la 2.5) in cui il proprietario di un team non può essere anche giocatore.
L’indagine condotta da Riot nel Giugno di quest’anno ha evidenziato come sette giocatori dei Cloud 9 avevano stipulato contratti o rinnovi con tale possibilità.
L’organizzazione americana, dal canto suo, non ha provveduto, in termini rapidi, a rimuovere tale clausola.
Elemento che ha portato dapprima alla segnalazione da parte di Riot e poi alla multa di 25.000$ per ogni giocatore per un totale di 175.000$.