Dopo la parentesi della Milan Games Week che ci ha tenuti impegnati a Milano la scorsa settimana per seguire innumerevoli eventi videoludici competitivi, TGM esports si è spostata a Roma in occasione delle finali della LEGA PRIMA di League of Legends organizzate da GEC – Giochi Elettronici Competitivi che si sono tenute il 7 e l’8 ottobre al Romics.
La location: Romics
Partiamo subito con il dire che il Romics è purtroppo o per fortuna, una fiera.
Se da una parte un contesto fieristico dedicato al mondo “nerd”, dei fumetti ed ora anche dei videogiochi competitivi può aiutare enormemente in termini di visibilità e popolarità, dall’altra parte è estremamente penalizzante sotto diversi punti di vista.
Il target della fiera del Romics non è appunto quello di incentivare gli Sport Elettronici, bensì di promuovere principalmente attività del mondo fumettistico o ludico.
Questo è un problema molto serio, in quanto oltre a realtà come GEC – Giochi Elettronici Competitivi in questo contesto non ci sono altre attività di un certo rilievo mediatico (se non alcune sul palco del padiglione 6, ndr.) di Sport Elettronici.
Oltretutto il Romics, all’interno della Fiera di Roma, per sua costruzione ha dei notevoli problemi acustici all’interno dei padiglioni che, essendo aperti da più lati per permettere il passaggio dei visitatori dall’uno all’altro, genera un fortissimo rumore di sottofondo ampliato dalla “normale” confusione che si genera all’interno degli stessi padiglioni e che rende realmente complicato riuscire a seguire anche solo un singolo evento.
In questo contesto fieristico, all’interno del padiglione 6, GEC – Giochi Elettronici Competitivi ha dato vita alle finali della seconda edizione della LEGA PRIMA, torneo di League of Legends e vero e proprio campionato a squadre per associazioni sportive dilettantistiche affiliate al settore sportivo ASI Nazionale.
Bene gli esports, male l’acustica
Per parlare dello stand bisogna necessariamente fare una piccola premessa. Entrando dall’ingresso principale era molto facile raggiungere l’area di gioco che si trovava all’inizio del padiglione 6, questo tuttavia ha costituito un problema a livello logistico, in quanto il visitatore appena entrato in fiera si soffermava magari sullo stand di GEC – Giochi Elettronici Competitivi ma poi proseguiva verso il palco che si trovava in fondo al padiglione, oppure nei suoi stand centrali come quello dell’Euronics.
Ovviamente la disposizione dello stand non penso che possa essere dipesa dall’organizzazione ma averlo avuto al centro del padiglione probabilmente avrebbe attirato molto più pubblico e valorizzato ulteriormente l’evento.
Dello stand che ha ospitato le finali della Lega Prima è piaciuto tantissimo il fatto che gli organizzatori abbiano puntato tutto sul lato competitivo dell’evento fieristico, organizzando ai suoi lati numerosi tornei collaterali di Call of Duty, Fifa 18 e League of Legends che, durante le partite delle finali della LEGA PRIMA mandate in onda sullo schermo centrale, facevano da prezioso contorno all’evento.
Ovviamente la scelta da parte di GEC – Giochi Elettronici Competitivi di puntare sull’aspetto prettamente competitivo ha avuto come effetto quello di avere un non elevato numero di spettatori, considerando anche che i posti a sedere erano poco più di 100 e i lati erano ovviamente occupati dalle postazioni dei tornei collaterali.
Apprezzabile anche il backstage con angolo interviste e salottino con rinfresco per i giocatori, che potevano usufruirne nei momenti di pausa.
Parliamo ora dell’aspetto negativo dello stand: l’acustica.
Più che una critica, questa, dovrebbe essere presa come un consiglio in vista della prossima stagione che avrà nuovamente le finali al Romics nel mese di Aprile.
Il padiglione 6 era estremamente confusionario, sopratutto nei pressi del palco principale dove si sono alternati numerosi Youtuber che facendo attività di vario genere hanno infastidito chi stava cercando di seguire le finali.
In questo contesto, diverse volte le voci dei commentatori sono state letteralmente interrotte dal suono del microfono generale della fiera che annunciava eventi o richiamava persone in quello o quell’altro stand, provocando ovviamente del disagio anche per gli stessi commentatori delle finali della LEGA PRIMA.
All’apertura poi dell’uscita sul retro dello stand, intorno al primo pomeriggio, l’acustica è ulteriormente peggiorata in quanto il suono, proveniente dalle casse a ridosso del palco si disperdeva rapidamente e pur trovandomi nei pressi, ad esempio, dello stand dell’Euronics era veramente complicato riuscire ad ascoltare i commentatori.
Un consiglio per la prossima edizione sarebbe quello di migliorare l’acustica inserendo altre quattro casse nella parte posteriore dello stand, magari vicino alla telecamera, in modo tale da riuscire a coprire interamente tutto lo spazio e magari attirare anche altre persone dagli stand vicini.
Tutto sommato era complicato fare di meglio in una situazione specifica come quella del contesto fieristico del Romics per GEC – Giochi Elettronici Competitivi in quanto ad organizzazione. In linea teorica si sarebbero potute fare mille altre cose ma bisogna anche fare i conti con mezzi e superficie.
Parlando con gli organizzatori c’è la volontà di uscire, un domani, dalle fiere e creare eventi indipendenti con tutti i vantaggi del caso ma con costi oggettivamente molto superiori, quest’anno diverse realtà hanno provato a proporre tornei ed eventi in teatri o sale private ed hanno riscosso un notevole successo mediatico, chissà che non si stia vivendo l’alba di una nuova generazione di tornei…
Lo streaming: ottima la regia e il commento ma pochi spettatori
Considerando che il problema principale dell’edizione di aprile fu proprio il lato streaming e regia, GEC – Giochi Elettronici Competitivi ha fatto dei passi in avanti da gigante sotto questo punto di vista, arrivando a migliorare sensibilmente la qualità e il comparto tecnico coordinato da Adriano “Merlo” Milone.
Lo streaming ha funzionato perfettamente. Nonostante fosse penalizzato dai soliti problemi di acustica di cui abbiamo ampiamente parlato, la regia ha veramente tirato fuori il meglio dall’evento muovendosi con rapidità e professionalità tra angolo interviste, tavolo dei commentatori e quello degli analisti.
Questa ha lavorato bene anche sotto il profilo dei replay che costituiscono una piacevole novità e che hanno impreziosito sia l’evento dal vivo che lo streaming.
Sforzi di regia e diretta sono stati praticamente annullati dalla poca visibilità online dell’evento che in streaming, almeno nella giornata di sabato, non è riuscita mai a superare i 300 visitatori connessi contemporaneamente.
Un dato che dovrebbe far riflettere considerando che stiamo parlando dell’evento conclusivo del campionato italiano più prestigioso di League of legends.
Le motivazioni di un così drastico calo di visualizzazioni online del torneo è da vedersi principalmente in due fattori:
- Poca pubblicità sul web;
- Contemporaneità con i campionati mondiali ufficiali di LoL.
Se sul secondo punto, GEC – Giochi Elettronici Competitivi avrebbe potuto fare ben poco, sul primo il discorso cambia completamente.
A livello mediatico l’evento è stato pubblicizzato pochissimo e la sola pagina Facebook ufficiale di GEC non è stata sufficiente ad attirare l’attenzione necessaria per un evento di questo tipo.
Ciò su cui l’organizzazione dovrà lavorare per il prossimo futuro è proprio su una maggiore pubblicità, sull’invito di importanti personalità all’evento conclusivo che abbiano il compito di attirare persone ed appassionati con il loro carisma e la loro influenza nel settore.
Bene infine i presentatori, molto professionali ma anche per loro natura poco spettacolari. Magari la proposta di un Adriano “Merlo” Milone come frontman sarebbe stata preferibile da un punto di vista mediatico ma la scelta di GEC è stata dettata molto probabilmente da ragioni istituzionali e una figura autorevole come quella di Francesco “Deugemo” Lombardo nel mondo del giornalismo esportivo e di Serena consorte di Slim è stata comunque molto apprezzata.
Desk di analisi e commento complessivamente di buon livello, considerando anche le condizioni ambientali nel quale si sono trovati a lavorare, come si è detto, poco favorevoli.
L’evento è stato dunque impreziosito dalla presenza di KenRhen e ClaP come “guest star” aiutati da Volpe, Bobby e Slim.
A svolgere le funzioni di ufficiale di gara ci ha pensato Gianluca “Ghosty” Grassi che ha vigilato sul corretto svolgimento delle partite.
Quattro squadre per un solo obbiettivo
Dopo il termine del campionato e della relativa fase playoff, quattro squadre sono arrivate a contendersi il titolo di campione italiano di League of Legends della LEGA PRIMA: Team Forge, Outplayed.it, Tes Gaming e Team QLASH.
La formazione degli Outplayed ha preso parte alla competizione con la divisa europea dei Wind And Rain (così come nella finale del Red Bull Factions), mentre i Tes Gaming si sono presentati con la casacca ufficiale dei NextGaming a seguito della fusione tra le due squadre avvenuta nei mesi scorsi.
La prima giornata di gare è iniziata con circa un’ora di ritardo, intorno alle 12:00, con il primo match tra Team QLASH e Outplayed.it che hanno dato inizio alle danze esprimendo un buon gioco e divertendo il pubblico presente in fiera con grandi giocate sia di gruppo che singole.
Dopo essersi portati in vantaggio nella prima partita, gli Outplayed hanno subito il ritorno della formazione avversaria che nel suo top laner Mush è riuscita a trovare il giusto equilibrio negli ingaggi andandosi a prendere un pareggio meritato.
Nelle successive partite, dominio quasi completo per la formazione dei Wind and Rain che è apparsa decisamente più organizzata a livello strategico e più rapida nelle rotazioni e nelle giocate.
Il risultato finale dunque è stato fissato sul 3-1 in favore della formazione degli Outplayed, anche se bisogna sottolineare la buona prestazione dei QLASH che hanno cercato di creare quanti più problemi possibili agli avversari consapevoli di non avere praticamente nulla da perdere.
La seconda semifinale è iniziata con ingente ritardo, a causa di alcuni seri problemi ai monitor e alle periferiche di gioco che sono stati sostituiti completamente.
Nonostante avessero dichiaro di non essere al 100% dopo la faticosa ed impegnativa avventura alla Milan Games Week, i Forge si sono dimostrati la squadra da battere facendo segnare il tabellino finale su un pesante 3-0 contro una squadra tutto sommato equilibrata e forte oltre che favorita, quella dei Tes Gaming, che alla loro ultima apparizione nella LEGA PRIMA – nella prossima stagione venderanno lo slot, ndr. – hanno dovuto cedere le armi ad una formazione che sul suolo italiano sembra essere davvero inarrestabile.
Ad alzare la coppa laureandosi campioni italiani della LEGA PRIMA di League of Legends per il secondo anno consecutivo sono stati dunque i giocatori del Team Forge.
La formazione italiana guidata da Alessandro Sirbone e allenata da Sekuar ha dimostrato di valere nuovamente il titolo italiano, esprimendo il miglior gioco assoluto e riuscendo a portarsi a casa con estrema e sorprendente sicurezza ed autorevolezza parte degli 11,000€ messi in palio da GEC – Giochi Elettronici Competitivi per queste finali della seconda edizione della LEGA PRIMA.
Bisogna inoltre spendere due parole per i giocatori degli Outplayed.it che in finale hanno comunque cercato di tenere testa ad una squadra che è oggettivamente quella più in forma dell’ultimo periodo, ben figurando.
Oltretutto la loro “fusione” con la formazione europea dei Wind And Rain è servita molto alla squadra italiana che sembra essere migliorata sensibilmente e sta portando avanti un progetto molto interessante.
Per rivivere tutte le emozioni di queste due giornate di gare vi invitiamo ad andare sul canale ufficiale di Twitch.tv di GEC.
Un bilancio finale
Le finali della seconda edizione della LEGA PRIMA organizzate da GEC – Giochi Elettronici Competitivi sono state complessivamente di ottimo livello sotto un profilo prettamente esportivo, anche se è mancata decisamente la spettacolarizzazione dell’evento.
In definitiva, quello che è mancato è stato ciò che potremmo chiamare “show” e che abbiamo visto in molti altri contesti anche recentemente.
L’evento è quindi da analizzare sotto un profilo prettamente istituzionale dove GEC è riuscita a creare invece un ottimo prodotto.
I problemi, come abbiamo visto, sono tanti ma è altrettanto vero che dal punto di vista videoludico competitivo l’evento è andato più che bene lasciando buone impressioni.
Ovviamente ci saremmo aspettati uno stand più grande, un contesto diverso, un grande palco con tutti i giocatori che sovrastavano una piazza di gente affollata, ma invece così non è stato perché le finali di LEGA PRIMA non sono state uno show ma un “semplice” evento esportivo inserite in un contesto poco fortunato, quello del Romics, che non è riuscito a valorizzarle del tutto.
Sul lato competitivo, la LEGA PRIMA ha portato a Roma le quattro squadre più forti del panorama nazionale di League of Legends e questo è un ottimo punto di partenza in vista delle prossime edizioni.
Tuttavia il fatto che molti team abbiano cambiato nome o associazione sportiva dilettantistica durante il corso del campionato è un problema serio che andrebbe affrontato in tutte le sedi. Vi immaginate, ad esempio, se durante il campionato italiano di Serie A, l’Atalanta cambiasse nome in Longobarda?
Quella che manca è la continuità nei club e il rischio che si crei anche confusione vedendo dal vivo la squadra degli Outplayed indossare la casacca dei Wind And Rain, oppure quella dei Tes Gaming indossare la maglia dei Next Gaming, è estremamente elevato.
Ora è giunto il momento dei saluti ma la speranza è che si continuino a valorizzare gli Sport Elettronici attraverso dei campionati di questo tipo migliorando edizione dopo edizione magari prestando una attenzione maggiore a livello mediatico e puntando su celebrità di spicco nel settore che abbiano la possibilità di arricchire l’evento con la loro presenza.
Presto tantissime novità su TGM esports, continuate a seguirci 🙂
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