“Nas Ne Dogonjat” cantano a Sochi durante le olimpiadi invernali, riprendendo un famoso brano russo.
“Nas Ne Dogonjat” esclamano le grandi aziende russe nella loro marcia verso l’acquisizione di società e team esportivi.
Dopo l’acquisto dei Gambit Esports da parte del colosso della telefonia mobile MTC, un altro grosso nome scende in campo attraverso un’importante operazione.
C’è posta per te
Si tratta di Mail.ru, il gigante russo della fornitura di servizi internet, che nella giornata di oggi ha acquisito la totalità delle azioni della ESForce di Alisher Usmanov per 100 milioni di dollari, cifra record per il mercato russo del settore, facendo mantenere in mano a Usmanov il controllo delle strutture all’interno di esso.
Operazione che fa entrare di prepotenza il colosso delle comunicazioni nel mondo esportivo mondiale, visto che tra le proprietà della ESForce rientrano:
- Team quali Virtus.pro e dei SK Gaming
- La gestione degli eventi targanti EPICENTER (CS:GO e Dota2)
- 14 siti internet tra cui i portali CyberSport con traffico pari a 82 milioni di utenze uniche
- Yota Arena di Mosca, esempio di stadio Esportivo con i suoi 5000 metri quadri e i 1000 posti a sedere
- Fragstore.ru – sito specializzato nella vendita del merchandising dei vari team dell’area CIS
L’invasione non è terminata
Gli acquisti da parte di MTC e Mail.ru sono gli ultimi casi di una invasione delle proprietà russe all’interno dell’universo esportivo. A questa tendenza va affiancato anche il riconoscimento degli stessi esport da parte della presidenza Putin nel Giugno 2016, che ha portato numerose imprese ad investire in questo come successo con gli Albus Nox Luna che, dopo i successi ai Worlds 2016, furono acquisiti dal fondo d’investimenti Strongbow per 22 milioni di dollari.
Una invasione che non si presta a terminare, visto che all’orizzonte grossi nomi petroliferi come Gazprom e Lukoil stanno iniziando a sondare il terreno per un ingresso, seppure non immediato, in questo mondo.