Nella giornata di ieri a Roma è stato ufficializzata la eSerie A Esports, la competizione videoludica della Serie A Tim.
Una rassegna con diciannove squadre dove soltanto una sarà ai nastri di partenza.
Assenza dovuta agli accordi stipulati con altra casa produttrice, differente dal titolo dove si svolgerà il torneo.
Molti indizi conducono in direzione Juventus dove la società bianconera ha stretto accordo in esclusiva per tre anni con Konami.
Evento che ha portato la EA a cambiare tutte le caratteristiche del sodalizio torinese trasformando la Juve in Piemonte Calcio.
Un caso Juve non isolato dove la guerra delle licenze si è spostata su un nuovo fronte.
Flamengo o Rio de Janeiro?
Nella giornata di martedi, EA e la CONMEBOL hanno siglato una partnership per la creazione della prima eCopa Libertadores.
La Coppa dei Campioni sudamericana vedrà 32 giocatori, in rappresentanza delle formazioni che partecipano alla rassegna del 2020.
Il problema nasce che alcune di esse hanno accordi con Konami anche natura esclusiva.
Una di queste è il Flamengo, il club brasiliano è presente, in termini fittizi, in Fifa e parteciperà alla prossima Copa Libertadores.
Una situazione che potrebbe comportare la presenza dei rossoneri al torneo esportivo con il nome di Rio De Janeiro.
Soluzione?Difficile
Il caso delle licenze inquina l’universo competitivo e il suo sviluppo futuro, sia che si parli di FIFA o PES.
Una soluzione potrebbe essere, in tali situazioni, fare in modo che ci sia una deroga a tali limitazioni.
Uno strumento che permette al giocatore di poter partecipare con colori, stemmi e nome reale del team che rappresenta.
Una soluzione difficile da raggiungere, considerando che i due colossi sono in guerra per sottrarre porzioni di mercato dell’avversario,
Uno scontro aspro e combattuto utilizzando anche attraverso tali strumenti