Esports by The Games Machine
I battle royale stanno attraversando un periodo di stasi dovuto principalmente a numerosi fattori che ne stanno inficiando la competitiva.
L’emergenza sanitaria e il poco appeal verso il pubblico di tali competizioni sembrano portare verso discesa verso il basso.
Una situazione che, le varie case produttrici, stanno iniziando a cercare di porre rimedio attraverso eventi importanti.
L’esempio delle Global Series Online di Apex ha trovato proseliti anche in altre sfere, come sta accadendo in PUBG.
La cancellazione delle loro Global Series ha portato la PUBG Corp. a realizzare le Continental Series, una serie di tornei suddivisi in quattro regioni.
Competizione che, nello scorso fine settimana, ha portato in scena il primo stage dove non sono mancate le emozioni e le lotte all’ultimo punto.
Dimostrazione è ciò che è accaduto in Nord America dove a contendersi la vittoria sono stati gli Shoot To kill e gli WildCard Gaming.
Un dominio da parte delle due formazioni che hanno portato al ventesimo round (Erangel) ad un risultato di parità.
Entrambe hanno chiuso la contesa in vetta con 187 punti, una situazione di pareggio decisa solo dal maggior numero di uccisioni realizzate
Elemento che sorride ai Shoot che con alle loro 126 kill a fronte delle 113 degli avversari, portano a casa i 54.000$ di primo premio.
YOUR NA #PCS1 CHAMPIONS!
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— PUBG Esports (@PUBGEsports) July 4, 2020
La distanza di trenta punti
Il discorso visto in Nord America, rappresenta l’eccezione ad una sequela che si è ripetuta nelle altre tre regioni di queste Continental Series.
Elemento che accomuna Europa, Asia e Area del Pacifico è la distanza tra il vincitore dello stage e il secondo in classifica.
Un divario di una trentina di punti che ha permesso ai TSM (Europa), Infranty (Asia) e QConfirm (APAC) di portasi a casa i vari primi premi.
