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ESL Pro League Season 10: Sol levante a tinte inglesi

Una nuova tappa nel percorso verso il Six Invitational 2020, le ESL Pro League Season 10 sono state vetrina per alcuni team che si affacciano per le prime volte su palcoscenici importanti.
Particolare la scelta fatta da ESL ed Ubisoft sulla location designata per tali finali.
Si tratta della città di Tokoname, in Giappone, famosa per le sue ceramiche, la quale debutta sul palcoscenico del mondo esportivo.
Una ESL Pro League Season 10 che ha offerto spunti interessati pur avendo nella propria line-up formazioni quali G2 o Team Empire.
Tali assenze hanno permesso ad alcuni team di emergere e mostrare le propria abilità su uno stage importante.

Uno di questi sono i Natus Vincere, l’organizzazione ucraina ha investito in Inghilterra per iniziare la sua avventura in Rainbow Six.
Acquisiti gli MnM Gaming, dopo la parentesi negativa con gli ex Mock-It Esports, i gialloneri centrano la loro prima finale in un torneo Premier dove ad attenderli vi sono gli Dark Zero Esports.

Senza storia

Una finale che ha raccontato di come una formazione abbia letteralmente dominato pur trovandosi per la prima volta in una finale.
I Natus Vincere lasciano pochi margini di recupero agli avversari sia su Consulate e Coastline dove il 2-0 è figlia di una eccellente prestazione di squadra di Kendrew e compagni.

Ottimo inizio per i gialloneri, in vista anche dell’obiettivo principe della stagione di Rainbow ossia il Six invitational 2020.

Altre info su Giuseppe Bortone

Nato in terra di lavoro (fiero di essere terraiuolo! ) cresciuto a pane, arcade e i programmi della Gialappa's (e ancora oggi li seguo) Nel corso degli anni una nuova passione è entrata nel suo percorso , la musica russa ( e non chiedete il perchè)

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