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Ubisoft ed ESL annunciano la For Honor Hero Series

Per la prima volta il videogioco fantasy mediavale Ubisoft si affaccia sulla scena competitiva internazionale. La casa produttrice francese, grazie alla collaborazione con ESL, annuncia la For Honor Hero Series.

Il campionato sarà composto da una serie di tornei che avranno luogo durante tutta l’estate. Nonostante il gioco offra una modalità dominion molto simile a quella di altri esport tradizionali, la For Honor Hero Series si baserà sulla modalità duello 1 contro 1. Il primo torneo settimanale inizierà proprio domani, sabato 8 luglio, e sarà possibile partecipare sia su console (PS4 ed Xbox) che su PC.

Solo i migliori 16 giocatori  europei e americani parteciperanno alla fase finali. Il montepremi totale di 10 mila dollari in contanti verrà conteso in diretta a Burbank, California. A trasmettere in diretta le fasi finali saranno la pagina Facebook, il canale ufficiale Twitch del gioco e il canale Youtube Ubisoft. Per iscriversi o per maggiori informazioni è possibile visitare il seguente link.

Un gioco senza onore?

Nonostante all’uscita For Honor abbia riscosso più che un moderato successo la sua situazione attuale non è rosea. Dopo solo 2 mesi la quantità di giocatori online è precipitata del 95 %.

La causa principale dello stato di abbandono nel quale riversa è dovuta ad alcune scelte discutibili da parte di Ubisoft stessa. Se la quantità elevata di microtransazioni può rivelarsi di per sé fatale per un titolo venduto al prezzo minimo di 60 euro, è la decisione di affidarsi al sistema peer-to-peer a porre l’ultimo chiodo sulla bara. Nel 2017 non può far alzare il sopracciglio la scelta di un metodo antiquato di connessione in un gioco che si basa quasi esclusivamente sulle proprie modalità pvp online.

Si ha quasi l’impressione che For Honor sia stato quasi fatto morire intenzionalmente al fine di ottenere più introiti possibile con il minore uso di risorse. Riuscirnno Ubisoft e la For Honor Hero Series a instillare nuova vita alla sua creatura, come già successo con altri titoli come Rainbow Six Siege?

 

Altre info su Gian Filippo Saba

Avido giocatore di qualsiasi genere possibile. Alto 1 metro e 80, pesante quanto un ramoscello d'ulivo, è fortemente convinto che la bravura ai videogames sia direttamente collegata al proprio indice di massa corporea. Nonostante ciò pensa ugualmente di esser il Prescelto in virtù di un sogno rivelatore avuto alla tenera età di 6 anni, in cui Crash Bandicoot gli rivelò i segreti del mondo videoludico.

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