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Voci dal ring – Intervista a Sersambo

Nelle interviste fatte finora nella nostra rubrica “Voci dal ring” abbiamo conosciuto i punti di vista di alcuni grandi veterani della scena competitiva italiana dei picchiaduro. Con mia grande sorpresa, le strade da loro intraprese sembrano essere completamente diverse l’una dall’altra. Cosa accomuna dunque tra loro i giocatori di alto livello? Cosa gli permette di fare il salto di qualità?
In questo capitolo abbiamo avuto il piacere di parlarne con Vittorio “Sersambo” Volante (qui la sua pagina ufficiale) degli Hell Gaming. Con il suo Dragunov, Sersambo è stato in grado di raggiungere le fasi finali degli ultimi prestigiosi tornei ai quali ha partecipato, arrivando sempre più vicino alla vetta. Riusciremo a carpire il segreto dietro al suo costante e notevole miglioramento?

A tu per tu con Sersambo

TGMesports: Parlaci un po’ di te. Come hai scoperto Tekken
Sersambo: Ero ancora un bambino quando mio fratello maggiore ha portato a casa un nuovo gioco, Tekken 3. Ovviamente, non avevo ancora idea di cosa fosse (avrò avuto 3-4 anni) ma quegli omini, ognuno con uno stile diverso, mi hanno subito attirato sin dalla prima volta che li ho visti. A poco a poco ho iniziato a giocarci con amici e durante tutte le elementari è stato il mio gioco preferito.
Ho seguito la serie da lì in poi – l’unico che ho saltato è stato il 5 perché al tempo avevo la Xbox – fino ad arrivare a Tekken 6, dove ho iniziato a giocare più seriamente, studiando e rispettando i frame.

TGMesports: Quindi hai scoperto Dragunov nel sesto capitolo?
Sersambo: Sì, Dragunov l’ho scoperto in Tekken 6 e ho iniziato a usarlo da subito. Appena l’ho visto mi ha attirato perché mi piacevano l’aspetto, lo stile e il modo in cui si muoveva.
Dopo di lui ho dato un’occhiata a Leo (che subito è diventata il mio secondo personaggio) e Lee. Lee l’ho trovato però abbastanza noioso e poco dopo l’ho abbandonato. Mi sono concentrato sui due personaggi che mi son piaciuti e li ho portati avanti fino ad ora.

TGMesports: C’è una qualche combo di Dragunov che trovi manualmente difficile da eseguire?
Sersambo: Possiamo dire che lui in realtà non abbia delle combo proprio complesse e sia un personaggio che, fortunatamente, non richiede troppa manualità. Le mosse su cui bisogna specializzarsi sono giusto un paio – come il ‘corsa 2’ – e non sono così complesse.
Per capirci, non è un Mishima che ha bisogno di elettrici perfetti o un Bryan. Diciamo che con Dragunov la cosa più importante sono i fondamentali. Non ha sparizioni molto forti o stance evasive, è un personaggio che sta con i piedi per terra a differenza, tanto per dire, di un Eddy, una Xiaoyu o una Lucky Chloe.

TGMesports: Quanto tempo dedichi a Tekken?
Sersambo: Diciamo grossomodo sulle 4 ore al giorno. Una mezz’oretta/oretta in [modalità] pratica, per vedere sempre meglio sia il mio che gli altri personaggi e studiare come contrastarli. Il resto lo passo online, facendo pratica contro altre persone.
Ovviamente, con costanza. Non è che si possa far pratica 6 ore un giorno e poi stare una o due settimane senza giocare, si perde quello che si è imparato prima.

TGMesports: Secondo te cosa serve per raggiungere un buon livello competitivo?
Sersambo: Il tempo è sicuramente necessario, ma bisogna saperlo sfruttare. Passare 6 ore online a giocare premendo tasti a caso non ti porta da nessuna parte. Penso che una delle cose più utili a crescere come giocatore sia avere la possibilità di sfidare giocatori di alto livello e fare un po’ di esperienza contro tutti i personaggi. Inoltre, se si vuole migliorare, si deve utilizzare la modalità di pratica con serietà per capire come contrastare le specifiche mosse che hanno dato problemi durante gli incontri.

TGMesports: Quindi pensi sia necessario prendere qualche botta per andare avanti?
Sersambo: Esatto. All’inizio perdevo praticamente contro chiunque. Dopo un po’ sono riuscito a battere le persone di livello più basso e, a poco a poco, sono arrivato a giocarmela contro Shimon [Tissuemon, nda]. Ed è proprio grazie a lui, con cui ultimamente faccio pratica online diverse volte alla settimana, che ho potuto fare il mio ultimo “Level Up”.
Non è stato il solo ad aiutarmi finora… Bode mi ha insegnato parecchio, così come HarryPotter. Penso che confrontarsi con giocatori più forti sia assolutamente necessario per migliorare.

TGMesports: E l’allenamento che stai facendo sembra ripagarti. Sei soddisfatto dei tuoi progressi finora?
Sersambo: Sì, abbastanza. Scoraggiato forse è una parola un po’ brutta, perché la sconfitta mi deve spronare… Diciamo che sono ancora un po’ infastidito di non esser ancora riuscito ad arrivare a un primo posto. In questo periodo mi ritrovo a giocare contro persone molto forti e la scena italiana viene un po’ “falsata” dalla presenza di Tissuemon. Sebbene mi faccia parecchio piacere avere la possibilità di confrontarmi con persone che vengono da tutto il mondo, in un torneo si compete per arrivare primi e al momento sembra un traguardo sempre più difficile da raggiungere. Io comunque ce la sto mettendo tutta per riuscirci. Mi alleno costantemente e l’obiettivo è quello di riuscire a fare sempre meglio.

TGMesports: Sai già cosa ti serve per fare il prossimo passo verso la vetta? Hai già un’idea riguardo qualcosa da perfezionare?
Sersambo: In realtà al momento ho due grosse pecche. La prima è che, a volte, nei momenti fondamentali delle partite perdo la pazienza e vado troppo di fretta. Oltre quello dovrei migliorare un po’ nello spacing in generale per imparare a gestirlo meglio. L’ho visto proprio nella partita contro HarryPotter: per via della mia impazienza e sbagliando nel movimento mi son preso 2 elettrici in faccia che mi sono costati il round. Per andare avanti bisogna comunque imparare a gestire queste situazioni tese. Se avessi giocato con più calma magari sarei riuscito a portare a casa la vittoria.

TGMesports: Qual è il personaggio che ti dà più fastidio?
Sersambo: Spesso è più che altro per una questione di match-up. Con Dragunov ho parecchia paura di Xiaoyu a causa della sua stance evasiva che mi costringe a cambiare tutto il mio stile di gioco. Oltre lei anche ho notato che anche Feng mi sta dando fastidio ultimamente, per via della sparizione all’indietro e perché è sempre lui ad impostare il gioco. Oltre loro, forse un po’ Kazuya. In generale sono personaggi su cui devo fare esperienza e contro cui ho avuto match-up un poco negativi.
Se parliamo di estetica, il personaggio più fastidioso è ovviamente Lucky Chloe, che è orrenda.

sersambo

TGMesports: Molti si sono lamentati di Katarina, tu che ne pensi di lei?
Sersambo: Katarina è stata creata proprio come personaggio per chi inizia a giocare ora. È molto semplice e fa tutte le combo con un unico tasto, non ha nulla di complesso come stance o movimenti. Però non è un personaggio forte.

TGMesports: Quanto ci si può spingere in là con un personaggio fatto per essere così “semplice” secondo te?
Sersambo: Con Katarina  è molto facile creare fastidio a qualcuno che non la conosce. Non penso sia così competitiva, basta imparare a giocarci contro e non avere fretta. Il suo stile di gioco si basa molto sui counter e, in generale, batterla è abbastanza semplice, basta schivare a destra e farla andare a vuoto. Non è pericolosa, soprattutto nei bassi rischia troppo e sono tutti abbastanza visibili.
Allo stesso tempo, secondo me, sfruttandola al 100% si può ottenere comunque tanto, come si è visto da Ghirlanda.

TGMesports: Quali sono i personaggi più competitivi?
Sersambo: Al momento credo siano Dragunov, Leo, Kazumi e Jack. Sono abbastanza sicuri per i tornei: non si espongono, non hanno difficoltà manuali e non ti stancano mentalmente. Anche Devil Jin è fortissimo, però è comunque un Mishima ed è complesso in torneo.

TGMesports: Solo il fatto che siano i personaggi più usati da JDCR e SAINT probabilmente indicano il valore sia di Dragunov che di Jack. Hai avuto la possibilità di vedere Qudans e il suo Devil Jin?
Sersambo: Qudans è un mostro, probabilmente uno dei più forti al mondo in questo gioco. Lui usa Devil Jin al massimo del suo potenziale ed è molto molto freddo mentalmente. Penso sia stato quello ad aver fatto la differenza nel suo ultimo match contro JDCR, che era in un certo senso entrato un po’ in paranoia. Qudans in generale gioca molto safe ma allo stesso tempo sa quando può rischiare ed è quella la cosa più importante con Devil Jin. Un “trottolino” tirato male può farti perdere il round e serve molta forza mentale per giocare il personaggio ad alti livelli.

TGMesports: C’è qualcosa che fai per tenerti calmo durante i tornei?
Sersambo: La cosa più importante è probabilmente riuscire a isolarmi da quello che ho intorno durante l’incontro. Penso che le cuffie siano importantissime perché ho notato che anche le più piccole distrazioni possono fare la differenza. Oltre quello, è importante staccare un attimo alla fine di ogni partita: io spesso lascio il pad e mi rilasso per quel minuto che ci mette il gioco a caricare, mi giro per dire magari una cretinata con gli amici che son lì con me a guardare il match o cose simili. Non devo pensare subito alla partita che sto per fare.

TGMesports: Quindi pensi sia necessario fare una pausa per rimanere calmi?
Sersambo: Sì, specialmente se si perde la prima partita. Pensare subito “ho perso” può farti entrare nel panico e rende difficile recuperare, soprattutto considerando il formato del torneo. Non bisogna mai pensare alla partita passata, ma solo essere rilassati per vincere le successive. Bisogna allontanare dalla mente l’idea della sconfitta e non pensare a come un’altra ti farebbe uscire dalla competizione, altrimenti si entra in crisi e non si riesce più a pensare in modo lucido.

TGMesports: Cosa suggeriresti ad una persona al suo primo torneo?
Sersambo: Anche se perdete non demoralizzatevi, è normale all’inizio prendere tante botte. Al mio primo torneo nazionale non ho passato nemmeno il girone. Pensate non solo al gioco nel torneo ma anche a fare amicizia con gli altri giocatori perché è quello che conta: pensare alle persone che ti stanno attorno, creare un bell’ambiente e trovare con chi puoi giocare con costanza e migliorare assieme a loro. La cosa più importanti è che siate costanti e studiate il gioco, i risultati verranno con il tempo.

Altre info su Gian Filippo Saba

Avido giocatore di qualsiasi genere possibile. Alto 1 metro e 80, pesante quanto un ramoscello d'ulivo, è fortemente convinto che la bravura ai videogames sia direttamente collegata al proprio indice di massa corporea. Nonostante ciò pensa ugualmente di esser il Prescelto in virtù di un sogno rivelatore avuto alla tenera età di 6 anni, in cui Crash Bandicoot gli rivelò i segreti del mondo videoludico.

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