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Voci dal ring – Intervista a The Phantom

Da fiero amante del ninja Raven, The Phantom è probabilmente uno dei giocatori al mondo più imprevedibili e interessanti. Non è troppo difficile capire il perché.

Durante la tappa di tappa di Milano del Tekken World Tour, nonostante si trovasse nel bel mezzo dei propri incontri ufficiali, il pro player italiano del team britannico District G non ha esitato un attimo a concederci un’intervista. Giusto il tempo necessario per  recuperare il suo borsone e si è diretto in nostra compagnia verso la vicina uscita, nel tentativo di fuggire al frastuono della fiera.

Sono bastate poche domande per inquadrarne la mentalità. In un ambiente dove l’unica cosa che conta è la vittoria, The Phantom preferisce trovare un proprio stile, dentro e fuori dal “ring”. Uno stile fatto di rischi, colpi di scena e tanto spettacolo, trovato e raffinato in oltre un decennio di lotte.

Intervista a The Phantom

TGM esports: Iniziamo con qualcosa che ti ha toccato da vicino: che ne pensi del cambiamento da Raven in Master Raven
The Phantom: Dal punto di vista estetico ho storto da subito un poco il naso. Per me Raven rimarrà sempre Raven e ancora oggi mi riferisco a Master Raven al maschile. Praticamente si tratta di un restyling del personaggio originale: solo alcune mosse sono state corrette o eliminate. È stata cancellata tutta quella fetta di mosse considerate inutili da tanti. Io in realtà le utilizzavo, perché mi piace sfruttare ogni personaggio in tutti i suoi aspetti. In generale comunque possiamo considerarli dei cambiamenti positivi, grazie ai danni in combo migliorati e scoperture ridotte. Ci sono anche alcuni tool nuovi molto interessanti che rendono il personaggio molto più competitivo.

TGM esports: C’è una qualche mossa che avresti preferito non fosse stata eliminata? Qualcosa che avrebbe avuto una buona sinergia con il nuovo kit o che avresti potuto usare in maniera efficiente?
The Phantom: A dir la verità ci son 2 mosse che sono completamente assenti dal command list. La prima è step 3 – per chi non sapesse il glossario imput è passo laterale e x. Era un calcio laterale che garantiva quasi una combo sul contrattacco. L’altra è shuriken kick, un calcio doppio simile ad una capriola aerea che serviva ad evadere da alcune situazioni di tensione. Nonostante fosse parecchio scoperta io la utilizzavo molto. Poteva sia costringere l’avversario a esitare durante il constrasto e porre pressione, che colpirlo a terra in determinate situazioni. Io ero molto abile nell’usarlo e sento parecchio la sua assenza.

TGM esports: Come si arriva ad usare un personaggio non considerato decisamente top tier a questo livello? Quali scambi bisogna fare per riuscire ad ottenere dei buoni risultati?
The Phantom: Per esser competitivi con il vecchio Raven era necessario utilizzare un numero di mosse non superiore a quello delle dita della mano. Purtroppo questo non era il mio stile. Sono convinto che un personaggio debba essere usato fino in fondo (in tutte le possibilità che offre); se non riesci nel tuo intento significa che non hai provato tutto quello a tua disposizione. Mi piace la sua eccellente mobilità e utilizzo uno stile differente dai suoi normali giocatori, che si focalizzano solo sulle mosse. Punto molto di più sull’evasività dei colpi e sull’arsenale di teletrasporti e mosse “Phantom” che Raven possiede.

master raven the phantom

TGM esports: Che ne pensi del modo di combattere di quello che potrebbe essere considerato il più forte giocatore del momento, JDCR, e del suo Dragunov?
The Phantom: Diciamo che già avendo visto JDCR utilizzare Armor King – uno dei personaggi più forti del gioco – ero convinto avesse optato per la carta gettonata di Dragunov perché in questo Tekken è sicuramente uno dei personaggi più forti, non solo sulla carta, grazie ai suoi tool e sprint. JDCR normalmente usa Heihachi ma egli stesso ha confidato di esser passato a Dragunov anche per via del nativo input lag di cui soffre la PS4. La scelta di usare Dragunov ricade proprio nel suo stile, comune in molti dei pro player a mio parere: giocare quasi senza passione, solo per vincere, e usare tutto quello che serve per arrivare al successo. Non approvo, ma rientra perfettamente nel suo modo di fare.

TGM esports: Tra un match e l’altro ti si vede spesso copiare le mosse di Raven. Lo fai per spettacolo o lo usi per fare focus sul match?
The Phantom: Bella domanda. Comincio col dire che mi sono interessato a Raven grazie alla cultura ninja che il suo carattere e personaggio esprimevano. Master Raven non mi piace anche per questo. Non è più quello che era, ossia un ninja canonico: poco “Phantom” e troppo Hi-Tech. I Kanji li uso per un duplice motivo. L’immagine del ninja che vuole dare Raven è quello della spia, dell’infiltrato – a differenza di Yoshimitsu che rispecchia più la parte da esercito o guerriero onorabile, il samurai. Un ninja in missione è sempre, costantemente circondato da nemici e vede la morte dietro ogni angolo. Per scrollarsi dalle spalle la paura deve esercitare una serie di Kanji, di sigilli, ognuno con un proprio scopo – come cura, guarigione, potenza, forza, energia, etc. Servono a concentrarsi anche meglio sulla prossima battaglia. Molti mi dicono: “come mai non lo fai quando perdi ma solo quando vinci?”. Beh… Se perdo, il ninja è morto!

TGM esports: Quindi ti prepari in qualche modo anche agli scontri che verranno, per non rilassarsi dopo una vittoria?
The Phantom: Sì, esatto. Dipende anche dall’elevazione della vittoria: se è raggiunta all’ultimo, lo faccio con ancora più intensità. Il secondo motivo è perché alla gente piace [sorride]. Molti, se non tutti, attendono impazienti il momento finale e si aspettano che io li faccia prima ancora di togliere gli occhi dallo schermo. Questo spinge il pubblico a supportarmi.
E ci tengo ad aggiungere di non aver mai seguito Naruto, contrariamente a quanto qualcuno afferma negli stream su YouTube o Twitch. Non sento che Naruto rappresenti appieno l’immagine del ninja orientale.

the phantom

TGM esports: L’ultimo Tekken sta andando fortissimo. Sembra aver riacquistato quei fan che sembravano essersi un po’ allontanati negli anni e sembra vendere tanto. Secondo te qual è il capitolo migliore e dove sta Tekken 7 nella tua personale classifica?
The Phantom: Secondo me il migliore è Tekken Dark Resurrection. Era una correzione del 5° capitolo, quando le patch ancora non esistevano; offriva il maggiore equilibrio tra tutti i personaggi. In TT2 e T6 purtroppo ce n’erano alcuni che spiccavano sopra gli altri in maniera palese, come Eddy o Armor King.
Per quanto riguarda questo Tekken, le statistiche finora vedono una moltitudine differente di personaggi nella top8 dei tornei. In questo capitolo però i nuovi meccanismi delle Rage art, delle Rage Drive e del power crush, così come alcune meccaniche nuove, mi fanno davvero storcere il naso. Per questo considero migliore Dark Resurrection, dove non c’era nulla di tutto questo e si puntava esclusivamente sulla propria abilità per recuperare un match in situazioni di grande svantaggio. Era possibile, ma richiedeva più talento personale. Questo però scoraggiava parecchio i casual player che volevano avvicinarsi al gioco. Ne so qualcosa perché volevo organizzare tornei nella mia cittadina dieci anni fa e purtroppo non c’era competizione, a causa del mio livello decisamente più elevato.
Oggi i casual sentono molto più di avvicinarsi al gioco, per via di queste meccaniche tra virgolette alla Street Fighter o alla giochi 2d, dove è possibile recuperare molto più facilmente riducendo il distacco tra loro e i pro. Questo di conseguenza ha elevato il numero delle vendite e avvicinato molti nuovi giocatori. Voglio sottolineare un aumento incredibile di new player anche nei gruppi su Facebook che frequento maggiormente e con cui bisogna avere pazienza. Chiedono cose che non sono nemmeno l’abc ma la a, quindi dobbiamo essere molto pazienti, considerando che anche noi siamo partiti da lì. A volte sì riesce e a volte no.

TGM esports: Vorresti suggerire qualcosa ai novellini?
The Phantom: Se vuoi giocare seriamente a questo gioco e avere dei successi ti ci devi cimentare e devi studiare. Per farlo, consiglio di andare in alcuni forum che si possono trovare facilmente su Google, dove c’è la legenda dei tasti e delle mosse in codice che noi professionisti usiamo per comunicarci velocemente le varie combo e tecniche da usare. Consiglio di iniziare da lì. Poi utilizzare pochi personaggi, focalizzarsi su uno massimo due: scoprirne tutte le mosse e studiarle in modo da usarle in qualsiasi situazione. Poi guardare i video di veri pro (coreani, americani ed europei), dei loro match online e imparare da loro a seconda del personaggio che si vuole scegliere.
È possibile cominciare da soli e fare esperienza. La cosa migliore è andare ad eventi offline. L’online serve ma fino ad un certo punto. Il pregio è che si può giocare contro centinaia di differenti stili di combattimento; ogni personaggio utilizzato da un giocatore all’altro cambia quasi completamente stile e approccio e questo forse è ciò che rende Tekken così bello e vario e, secondo me, il miglior picchiaduro in circolazione.

TGM esports: Ultima domanda: chi è il giocatore più pericoloso d’Europa?
The Phantom: Al momento Tissuemon che, lo ricordo, è giapponese e si è trasferito a Milano qualche anno fa. Ma giusto perché è giapponese, ecco! [sorride] Il problema è che, al momento, fatica anche lui a trovare qualche spiraglio di podio negli ultimi tornei, perché Tekken 7 è nuovo e bisogna ancora studiare parecchio. Grazie all’assottigliamento di differenza tra il giocatore medio e quello pro, inoltre, si trovano molte più persone in competitivo ed è sempre più difficile trovare la strada verso il podio!

Altre info su Gian Filippo Saba

Avido giocatore di qualsiasi genere possibile. Alto 1 metro e 80, pesante quanto un ramoscello d'ulivo, è fortemente convinto che la bravura ai videogames sia direttamente collegata al proprio indice di massa corporea. Nonostante ciò pensa ugualmente di esser il Prescelto in virtù di un sogno rivelatore avuto alla tenera età di 6 anni, in cui Crash Bandicoot gli rivelò i segreti del mondo videoludico.

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