Home / Interviste / Donne e videogiochi, parte I: la streamer – Nhivien | Intervista

Donne e videogiochi, parte I: la streamer – Nhivien | Intervista

Gamer Girl - by ThePuddingMonster

Il rapporto tra donne e videogiochi è sempre stato un argomento fonte di dibattiti di vario genere. Alcuni si sono chiesti, per esempio, come mai una ragazza si appassioni ai titoli videoludici tanto da farne una professione.

In questa serie di 3 interviste chiederemo ad alcune protagoniste tra steamer, manager e pro-player come il loro hobby si sia trasformato in una forma di lavoro.

La streamer: Nhivien

In questa prima puntata parleremo della figura della ragazza streamer, che intrattiene il proprio pubblico giocando ai videogames su un portare dedicato alle dirette video. Per farlo abbiamo intervistato Silvia Caporali, conosciuta su Twitch.TV come Nhivien.

nhivien

TGMesports: Grazie Silvia per aver accettato il nostro invito. Presentati al nostro pubblico. 
Nhivien: Grazie a te! Mi chiamo Silvia, in arte Nhivien, ho 23 anni e provengo dalla provincia di Perugia. Mi diletto a streammare per il mio pubblico e recentemente ho aperto un negozio d’informatica e gaming assieme al mio ragazzo, che mi aiuta anche nello streaming.

TGMesports: Che videogame porti sul tuo canale?
Nhivien: Mi piace variare ma specialmente portare games che posso condividere con il mio pubblico, come possono essere i single player. L’idea è di permettere agli spettatori di partecipare alla diretta. Al momento a livello di multiplayer, anche a causa di problemi tecnici, come titolo online porto soltanto League of Legends ma piacerebbe farne anche altri.

TGMesports: Quando e con che gioco hai iniziato a fare live?
Nhivien: Ho iniziato a giugno dello scorso anno, anche se a maggio avevo iniziato a fare i primi tentativi. Come primo titolo ho portato The Binding of Isaac che parla di questo bambino, Isaac, che fugge dalla madre – che lo vuole sacrificare dopo aver ricevuto un messaggio dall’alto – attraverso i vari livelli combattendo contro mostri di forme strane.

TGMesports: Hai iniziato da autodidatta? Quali sono state le tue fonti d’ispirazione?
Nhivien: Inizialmente ero interessata a YouTube e avevo aperto anche il mio canale ma contemporaneamente il mio ragazzo mi aveva proposto di fare le dirette e mi son innamorata nel farlo. Purtroppo all’inizio ero ignorante nel gestirlo e renderlo appetibile, ma pian piano ho guardato gli altri canali per estrapolare delle idee e portarmele nel mio, come ad esempio il sistema di punti (Porocons) o il RevloBot.

TGMesports: Come hanno reagito i tuoi cari nel guardare un tuo video o una tua diretta?
Nhivien: Qui parlo al condizionale perché mio padre è venuto a mancare. Ti direi che lui si sarebbe incazzato perché considerava tutto ciò come un enorme cazzata e non avrebbe gradito per niente la cosa, anche perché streammavo anche per 6-7 ore al giorno.
Gli altri cari invece all’inizio erano ignoranti nel capire cosa facevo, ora mi dicono di continuare. Anzi, mia nonna mi ha detto che una sera vorrebbe fare una diretta con me e raccontare le sue storie di guerra vissuta!

TGMesports: Entriamo ora nel vivo del nostro topic. Secondo te la figura della donna che videogioca è stata sdoganata o rimangono ancora forme di taboo?
Nhivien: L’idea di vedere una ragazza che gioca ai videogames è cambiata nel corso dei tempi. Alla diffusione dei primi titoli, il videogame era visto solo come una prerogativa maschile ma, col passare degli anni e dei consumi, anche le ragazze hanno iniziato ad appassionarsi a ciò. Bisogna però fare una distinzione tra donne gamer “pure” da quelle che stanno cavalcando l’onda del momento solo per mettersi in mostra. Queste ultime stanno rovinando le prime perché trasmettono un idea totalmente sbagliata della donna gamer ai ragazzi.

nhivien

TGMesports: Hai parlato dell’esistenza di due categorie di gamer girl focalizzando l’attenzione sulla seconda. Ti metto dinanzi a un bivio: arriva uno sponsor che ti offre una bella cifra ma in cambio devi essere più appariscente. Cosa fai, accetti o rifiuti?
Nhivien: Metto le mani avanti. Magari ti potrei rispondere in maniera diversa tra anni, ma nella situazione attuale e per i principi che ho in questo periodo non voglio seguire un certo modello di streamer basato solo sul mostrarsi. Non voglio che un ragazzino mi guardi con gli occhi di un allupato solo per guadagnare la cifra che mi fornisce lo sponsor.

TGMesports: Hai mai ricevuto molestie o insulti durante le tue dirette?
Nhivien: Certo! Penso che qualsiasi persona che realizza una diretta subisca tali comportamenti. Inizialmente si buttano ad esprimersi in maniera pesante sul lato estetico poi, quando vedono che non ti interessi a loro, iniziano ad offendere la famiglia.
Quando ho fatto uno streaming maratona per raccogliere fondi per l’AIRC (Associazione italiana ricerca sul cancro ndr) e ho raccontato la mia storia, molti di loro hanno iniziato ad insultarmi. Sono persino riusciti a trovare l’account di mio fratello minore e ripeter le stesse cose tanto da farlo piangere e li mi sono incazzata come una iena.
Mi sono chiesta “perché fanno tutto ciò?” ma alla fine mi son detta che lo fanno per divertimento, per trovare un’inutile valvola di sfogo, e quando inizi a fare una diretta son li pronti a criticare qualsiasi cosa tu faccia come se fossi alla gogna in pubblica piazza.

TGMesports: Ipotizziamo per un attimo che tu non sia streamer ma una semplice viewer che entra per la prima volta nel canale di una ragazza. Quali contenuti vorresti che offrisse in modo da coinvolgere il pubblico? 
Nhivien: Vorrei che la ragazza offrisse contenuti che vanno al di là del mero materialismo fisico. Vorrei più webcam rivolte verso il viso e meno verso la totalità del corpo. OK, non dico che debba indossare il burqa ma la cosa che mi da fastidio è l’ostentazione del corpo.
È indifferente se porti un single o un multiplayer, l’importante è che ci sia la passione nel videogiocare e nel rapportarsi col proprio pubblico.

TGMesports: Nhivien, siamo in chiusura ma vorremmo sapere ancora qualche curiosità! Segui gli esport?
Nhivien: Per sbaglio, anche perché non ho seguito neanche eventi sportivi. Mi è capitato di guardare qualche partita delle LCS (il massimo campionato di League of Legends nda) ma dopo un po’ mi sono annoiata perché preferisco più giocare un videogame piuttosto che guardarlo. Forse in futuro seguirò con più attenzione questi eventi.

TGMesports: Piani per il futuro? Continuerai a fare streaming o appenderai le cuffie al chiodo?
Nhivien: Continuerò a streammare, magari con qualche miglioria alla strumentazione e sperando in un aumento della velocità Internet nelle mie zone. Potrei iniziare a streammare anche nel mio negozio e far vedere dirette di tornei che organizzerò…magari mi vedrete anche giocare a FIFA!

Altre info su Giuseppe Bortone

Nato in terra di lavoro (fiero di essere terraiuolo! ) cresciuto a pane, arcade e i programmi della Gialappa's (e ancora oggi li seguo) Nel corso degli anni una nuova passione è entrata nel suo percorso , la musica russa ( e non chiedete il perchè)

Controlla anche

eFootball, Napoli, il club

Il Comicon Napoli 2023 è stato il teatro delle ultime fasi della Coppa eFootball Italia …